L’autunno a Cattolica non è mai stato così bello!
Chiuso l’ombrellone, riposto in attesa della prossima primavera, anche in Romagna arriva la stagione autunnale, i ritmi rallentano e il mare si mostra in tutta la sua bellezza pastello.
Le giornate miti e ancora lunghe permettono ai turisti e ai cittadini di godere della riva sgombra per lunghe passeggiate pomeridiane, visitare la città, il Museo, le vie dello shopping, sorseggiando un thé o un aperitivo.
Ma per chi non volesse rinunciare alla palette autunnale per eccellenza, e saltellare nei toni caldi del foliage ottombrino, i castagneti dell’entroterra romagnolo vi aspettano!
Cosa fare in Autunno a Cattolica?
Forse non tutti sanno che anche a Cattolica è possibile organizzare una giornata autunnale, tra le più famose castagnare dell’Entroterra: da Cattolica a caccia di castagne tra i castagneti romagnoli!
A pochi chilometri da Cattolica infatti, la nostra Valconca, ma anche la vicina Valmarecchia, offrono un paesaggio completamente diverso da quello marittimo-balneare, un paesaggio ricco di biodiversità ed ecosistemi, dove, tra granai, borghi medievali, rocche e castelli, non è difficile imbattersi in boschi fitti fatti anche di alberi di castagne.
Tanti sono i castagneti che arricchiscono la flora della collina romagnola, nei quali ci si può addentrare per una passeggiata alla ricerca del frutto autunnale.
Per tutto il mese di ottobre e di novembre è possibile effettuare escursioni e raccogliere castagne.
La maggior parte dei castagneti è aperto al pubblico, a volte con un ticket di ingresso, ma è sempre bene informarsi prima con i comuni di appartenenza per non incappare brutte sorprese.
Il castagno è un albero coltivato da secoli nell’alta Romagna, non solo per i suoi frutti, ma anche per la sua corteccia e le sue proprietà.
“Albero del pane”, così veniva definito dagli abitanti della collina e delle comunità rurali, in quanto dai suoi frutti ricavavano sostentamento durante i lunghi e gelidi inverni.
Questa pianta meravigliosa e fiabesca cresce solo se ci sono determinate condizioni ambientali, come nella Valle del Conca.
3 Castagneti in Romagna assolutamente da visitare partendo da Cattolica
Il Castagneto di Montefiore
Uno dei castagneti più conosciuti è sicuramente il Castagneto di Montefiore, posto sul Monte Faggeto.
All’interno del castagneto del Monte Faggeto, sono presenti esemplari di castagno molto antichi, e tutto il patrimonio paesaggistico assume grande valore grazie alla flora particolarmente rara che lo abita.
Qui si estende uno dei boschi più vasti e importanti della provincia.
Se deciderete di inoltrarvi nel territorio di Montefiore alla ricerca di castagne, immancabile è un’escursione anche della Rocca, edificata nel corso del XIV secolo dalla famiglia dei Malatesta e ovviamente alla Sagra della Castagna, che si svolge per quattro domeniche di fila proprio nel borgo.
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La Giungla dei Castagni
Il castagneto più noto della Valmarecchia si trova invece a Uffogliano di Novafeltria ed è conosciuto come Giungla dei Castagni di Novafeltria, un folto bosco di alberi di castagno, il cui nome romanzato deriva proprio dall’incredibile atmosfera che questi alberi creano: sono castagni secolari dai rami contorti che riempiono l’ambiente con le loro chiome, dando l’impressione di essere in una giungla invalicabile.
All’interno della Giungla dei Castagni troverete anche un vecchio rudere, l’antico castello di Uffogliano, detto “castellaccio”.
Il Castagneto del Monte Pincio
Se volete addentrarvi un po’ di più nel nostro entroterra, nel comune di Talamello, sul Monte Pincio, si possono trovare bellissimi castagneti secolari, in particolare nella zona di Ca’ Francescone, lungo la strada provinciale Novafeltria-Talamello-Sant’Agata Feltria.
Il castagneto del Monte Pincio è situato nella splendida valle del Marecchia ed è caratterizzato da suggestive piante secolari che si estendono per oltre venti ettari di terreno.
Anche qui, per tutto il mese di ottobre e di novembre è possibile effettuare escursioni e raccogliere le castagne per famiglie, gruppi, scuole e appassionati con la possibilità di degustare le caldarroste.
L’ingresso è libero e si pagano solo le castagne raccolte.
Il marrone del Monte Pincio è una varietà pregiata di castagna, tipica del Montefeltro e in particolare dell’Alta Valmarecchia, già inserita nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Tradizionali.
Scopri di più su questo Castagneto.
Questi sono tra i più importanti e grandi castagneti in Romagna, ma ne esistono altrettanti, tutti da scoprire, come i castagneti del monte Ercole e del monte Benedetto, messi a piantumazione durante il Medioevo probabilmente da alcuni monaci locali.
Da queste piante, oltre al sostentamento alimentare, le popolazioni locali traevano il legno di castagno, uno dei legni più durevoli, per puntellare le gallerie della miniera di zolfo di Perticara.
Insomma questi weekend d’autunno sono perfetti per andare a castagne, anche al mare: in questo periodo infatti i boschi della Romagna sono un caleidoscopio di colori, profumi e paesaggi incantati.
Consigli utili: indossare scarponcini da trekking e portare con sé guanti da giardino e una borraccia d’acqua.
Ma soprattutto non perdere l’occasione di fermarvi per godere anche degli splendidi borghi che costellano le due vallate.