Il centro storico, sito lungo l’antico assetto della via Flaminia, ospita, tra i vari edifici, anche il Museo della Regina di Cattolica, ovvero il museo civico della città.
La struttura non è stata scelta casualmente, ma è il frutto di un grande restauro avvenuto nell’aprile del 2000 a seguito del Giubileo, che ha permesso di allestire il Museo della città all’interno dell’ex “ospitale dei pellegrini”, un edificio religioso della fine del 1500.
Il Museo della Regina di Cattolica è articolato in due sezioni: una archeologica, dedicata alla storia di Cattolica, e una etnoantropologica, dedicata alla marineria tradizionale.
Esse riflettono le due anime della città e servono da chiavi di lettura per comprendere la cultura materiale e immateriale di Cattolica, la vita quotidiana e le tradizioni che caratterizzano la storia recente e remota del suo territorio, di cui il Museo si fa interprete e custode.
La sezione archeologica custodisce i reperti emersi durante gli scavi cittadini che, a partire dagli anni ’60 del Novecento, hanno portato alla luce testimonianze materiali relative all’età romana del castrum di Cattolica e che nel 2007 hanno rivelato la presenza, nell’area VGS, di un villaggio dell’età del Bronzo databile fra 1800-1500 a.C.
La sezione etnoantropologica invece, la prima in Regione ad essere sviluppata, è dedicata alla cultura materiale e immateriale delle “Genti di Mare” attraverso un percorso espositivo che, partendo dalle vicende legate alla nascita del porto in età moderna, documenta gli sviluppi della cantieristica navale, delle tecniche di navigazione e di pesca, della vita quotidiana, religiosa e sociale delle comunità marittime locali, fino alle trasformazioni legate all’avvento del motore a partire dagli anni ’20 del Novecento.