La nascita del porto di Cattolica ha un fato avverso: nel 1805 si legge ancora che il distretto di Rimini, per quel che riguardava il litorale e il porto, andava dal fiume Uso fino al fiume Tavollo.
Ebbene sì, ancora nell’800 la città di Cattolica, nonostante la sua vocazione strettamente marittima e marinara, non aveva un suo porto, in quanto, per legge, sottostando all’egida del barigellato di Rimini, non le era consentito.
Nonostante dall’antichità il golfo cattolichino, con la falesia di Gabicce Mare e il promontorio di Fiorenzuola di Focara, fosse sempre stato un facile approdo per le rotte di Spina e del delta Padano, segnalato dalle carte nautiche dal XIII secolo come “portus”, inteso appunto come punto di scalo e di imbarco di prodotti commerciali, dalla città di Rimini era visto come dannoso, soprattutto per l’economia dello scalo marittimo riminese, nonostante Cattolica fosse priva di molo o banchine.
Rimini appaltava le entrate e i dazi e subappaltava le attività di pesca nel tratto di mare antistante il Tavollo e il Conca.
Il primo passo verso la costituzione del porto avviene nel 1768, quando si comincia a parlare della nascita di un nuovo porto.
Alla fine del XVIII infatti la pesca di Cattolica stava perdendo la sua connotazione di sussistenza e si stava trasformando in risorsa del vivere quotidiano, dal piccolo cabotaggio si stava passando a imbarcazioni di altro genere come tartanoni, bragozzi e trabaccoli.
L’attracco qui a Cattolica, seppure chiaramente inferiore rispetto a Pesaro e Rimini, era assolutamente strategico per i rapporti commerciali.
Sono 14 le unità da pesca nel 1792.
Bisognerà però aspettare il 1825 e Maurizio Brighenti per poter finalmente vedere la nascita del porto di Cattolica.
La prima pietra venne benedetta nel 1853 dal vescovo di Rimini: la flottiglia allora era salita a 30 vele – di cui 22 bragozzi – e per importanza Cattolica era equiparata a Rimini e Chioggia.
Ancora oggi Cattolica rappresenta un’eccellenza piscatoria e moltissimi suoi marinai lavorano anche per porti più grossi, come quello di Rimini. Sono circa 68 unità a Cattolica e 43 a Gabicce Mare.