Dopo aver girovagato per il centro e scoperto la storia della città, la sua tradizione marinara magari, o quella più raffinata delle boutique, arriva sempre il momento di spuntare nella “to do list” della vacanza il punto “provare le tipicità locali”.

Sappiate – sappiamo che fa strano dirlo – ma non c’è una scelta sbagliata: lasciatevi tranquillamente guidare dall’istinto!

Sono decine infatti le attività gastronomiche pronte ad accogliervi, locali autentici e sinceri, ligi alla tradizione, che vi conquisteranno con ricette semplici a base di farina, uova e poco altro, pescato locale e carni tenere dell’entroterra, o locali più innovativi, alcuni stellati, che la tradizione la sfidano rivisitando piatti storici con elementi esotici e inconsueti.

È chiaro che la prima cosa da provare, quasi scontato forse, è la piadina, la mitica Piada Romagnola, magari con lo Squacquerone, la rucola e il crudo, o con i sardoncini, la cipolla caramellata e l’insalata.
E che dire dei formaggi stagionati, come il formaggio di fossa della vicina Mondaino, o di un fresco Ravigiolo; dei salumi di mora Romagnola o dei gratin croccanti e colorati?
Da noi inoltre è sempre la stagione dei cappelletti, in brodo o asciutti, sia che fuori ci siano 30 gradi o –15.
Un trionfo di tagliatelle all’uovo vi aspetta in ogni dove, quelle tirate a mano dalle Azdore però, che il sugo lo assorbono tutto loro: al ragù, di pesce, con i piselli o con le vongole, vi miglioreranno sicuramente la giornata.
Concedetevi allo stesso modo la freschezza di un crudo, un hamburger gourmet o una pizza, seguita però da una democratica frittura mista, le nostre panature leggere vi faranno leccare i baffi!
Come facciamo poi a non nominarvi la Rustida?
Persino i bagnini potrebbero offendersi!
E ancora tagliolini allo scoglio, pennette con le canocchie, passatelli, lasagne, gnocchi e spaghettoni; castrati, brodetti, grigliate, qualche calice di vino e una buona ciambella.
Insomma, dimenticatevi per qualche giorno della bilancia!