Chiesa di S. Apollinare

Il centro storico di Cattolica è ricco di monumenti e luoghi di interesse.
La “Catolica Vecia”, ovvero la parte antica della città accoglie tra le sue vie strette numerosi manifesti dell’opera umana.
Tra queste c’è la chiesa di S. Apollinare, o la chiesa delle Suore per gli indigeni, una costruzione di impianto classico, a navata unica, con abside quadrangolare e tetto a doppia falda, inserita in una schiera di edifici che si dispongono lungo il fronte stradale della via Pascoli.
La facciata è di una severa semplicità, con portale centrale preceduto da una breve scalinata semicircolare, sovrastato da un finestrone rettangolare e culminante in un timpano triangolare contornato da una semplice cornice in mattoni.
Sul lato destro della porta è affissa una lapide marmorea del 1637, una targa commemorativa fatta affiggere dal cardinale Bernardino Spada, che doveva servire a istruire i viaggiatori in pellegrinaggio e che per secoli ha concorso alla divulgazione dell’errata origine del nome di Cattolica collegandola ai fatti del concilio di Rimini del 359 d.C.
Il testo, riportato sulla lapide, è ripreso dagli scritti del cardinale Cesare Baronio, e racconta di come i vescovi ortodossi partecipanti al concilio, in aperto contrasto con i vescovi ariani, avessero abbandonato Rimini trovando rifugio in un villaggio poco distante dalla città e, riconoscenti per l’ospitalità ricevuta, avrebbero poi dato a quella terra il nome di Cattolica.

Sul lato sinistro è collocata invece la torre campanaria di costruzione molto più recente, presumibilmente intorno all’anno 1795.
L’attuale costruzione risale infatti al 1782, e venne disegnata dal capomastro riminese Gaetano Cupioli. Tutta la struttura è in mattoni di laterizio.

La chiesa originaria fu eretta presumibilmente alla fine del duecento, in concomitanza con il vasto piano di edificazione del castello di Cattolica, ma la prima menzione ufficiale risale al 1313.
Al suo interno custodisce opere di notevole importanza come una Crocifissione della fine del Cinquecento attribuita alla scuola dei Laurentini, e una pala del Basearini raffigurante i Santi Sebastiano e Rocco, e sullo sfondo la città di Cattolica.