La Riserva Naturale Orientata che racchiude al suo interno le Grotte di Onferno è situata in Provincia di Rimini, nel comune di Gemmano, tra le verdi colline dell’entroterra della Valconca e ai confini con il Montefeltro.
Il Cuore della Riserva, istituita nel 1991, è la formazione di gesso selenico in cui lo scorrere millenario di acque sotterranee ha portato alla formazione delle Grotte di Onferno.
La Grotta
La cavità principale, lunga 700 m e profonda 70 m, custodisce la più importante colonia di pipistrelli della regione, oltre 8000 individui, appartenenti a ben sette specie diverse tra le quali il Miniottero (Miniopterus schreibersii), la specie più abbondante, considerata in pericolo in tutto il suo areale.
Caratterizzata da quiete e totale immersione nella natura, la Riserva Naturale delle Grotte di Onferno regala serenità e benessere.
Il complesso carsico è noto fin dal XIX secolo, ed è tutt’oggi considerato tra i più importanti d’Italia tra le grotte nel gesso.
Dal 19 settembre 2023 è entrato a far parte dei siti patrimonio dell’UNESCO.
Scavate dalle acque di un torrente nel corso di millenni, le Grotte attraversano da parte a parte una grande e singolare rupe gessosa su cui anticamente sorgeva il “Castrum Inferni”, da qui il nome di Onferno: oggi un piccolo borgo a corte chiusa dalla cui piazzetta si gode una vista meravigliosa su San Marino, sulla Valle del Conca e sul Sassofeltrio, arroccato in primo piano.
Onferno, il borgo arroccato sulle colline della Valconca
Il nome Onferno è recente, dato al paese nel 1810 dal Vescovo di Rimini, che non gradiva avere nel suo territorio un paese il cui nome avesse un così chiaro riferimento a demoni ed Inferi; il vero nome di Onferno infatti, secondo la derivazione antica, sarebbe Inferni, dal latino infernum, ovvero luogo basso e oscuro, perché si credeva che l’ingresso della grotta fosse la porta per poter accedere all’Inferno.
E così non poteva che essere per chi all’epoca abitava la zona: un luogo sicuramente selvaggio, fatto di calanchi, selve e fumi che d’inverno fuoriuscivano dagli inghiottitoi; la popolazione del luogo era certa di vivere in un ambiente “diabolico”.
Sulla sommità della rupe, dove un tempo sorgeva il castello, rimane ora un piccolo borgo in bella posizione panoramica sulla Riserva e sui territori circostanti: verso nord si riconosce l’inconfondibile profilo di San Marino, più a est il mare.
Un viaggio nell’ecosistema della Romagna
Il territorio della Riserva Naturale ha caratteristiche del tutto peculiari per flora e fauna.
La vegetazione più interessante della riserva è quella legata agli affioramenti gessosi e alle aree influenzate dal sistema carsico sotterraneo: lingua cervina, arisaro codato, mercorella, ortica mora, bucaneve e tante altre specie.
Per quanto riguarda invece la fauna l’area di Onferno è caratterizzata da una fauna tipica delle colline tra Romagna e Montefeltro. Principalmente piccoli mammiferi, ricci, istrici e caprioli.
La sede della Riserva è nell’antica Pieve di Santa Colomba, oggi restaurata e adibita a Centro Visite e Museo Naturalistico.
C’è poi il Giardino Botanico con i suoi sentieri alla scoperta delle piante spontanee e delle grandi querce secolari.
Adiacenti al Centro Visite due ampi piazzali, uno adibito a parcheggio e l’altro attrezzato con tavoli e panche per pic-nic o momenti di pausa.
I bambini e le famiglie trovano a Onferno il luogo ideale per il proprio tempo libero:
avventura, natura e relax in un ambiente unico.
Scopri le Grotte di Onferno sul loro sito ufficiale